Blu di Genova
Le tele blu dipinte a monocromo si collocano in un punto difficilmente precisabile tra devozione popolare e arte colta: provenienti dall’Abbazia benedettina di San Nicolò del Boschetto in Val Polcevera, sono realizzati in fibra di lino tinta con indaco e possono essere considerati a pieno titolo illustri antenati delle tele di Genova o jeans.
Si tratta di quattordici teli, distinguibili in tre gruppi: il primo, comprendente i più grandi e datato al 1538, si ispira alle incisioni di Albrecht Durer; un secondo gruppo è ascrivibile a metà del Cinquecento mentre gli altri teli sono più tardi, fra il XVII e il XVIII secolo. Acquistati nel 2001 dallo Stato italiano, fanno parte della Collezione tessile della Soprintendenza per i Beni Storici, Artistici e Etnoantropologici della Liguria che li ha collocati in deposito temporaneo presso il Museo Diocesano.
Per gli autori dei teli, è stato proposto il nome di Teramo Piaggio (notizie dal 1532 al 1554) mentre come autore dei teli raffiguranti Cristo abbeverato di fiele e Cristo deposto, appartenenti al secondo gruppo, Giovanni Cambiaso, padre di Luca, e datandoli al 1540-45; tuttora non definiti gli autori del terzo gruppo, da riferire all’inizio del XVIII secolo.
- Blu di Genova, sala I
- Blu di Genova, sala II
- Particolare del telo con l'”Orazione nell’orto”