Le indagini archeologiche che hanno interessato il sito, hanno portato alla luce numerosi reperti ceramici: frammenti di piatti con decorazione graffita di manifattura bizantina del XII secolo; scodelle e bacini di provenienza pisana o savonese. Erano parte dell’arredo di una cucina del pieno Trecento le pentole di invetriata da fuoco, i frammenti di boccali in maiolica provenienti dal Centro Italia.
Particolarmente raffinati sono i resti di piatti in maiolica di manifattura valenzana, decorati con gusto ispano moresco che, insieme agli altri frammenti, attestano la ricchezza di contatti e di traffici commerciali che la città teneva con la principali officine manifatturiere del Mediterraneo e ci forniscono importanti informazioni sul tenore di vita degli abitanti del Chiostro.