Archeologia
Nel 1987, all’avvio del restauro del chiostro, la Soprintendenza Archeologica della Liguria effettuò diverse indagini archeologiche che condussero a importanti ritrovamenti, ora esposti nel piano interrato del Museo Diocesano.
In epoca romana il colle di Serravalle, su cui sorge il chiostro, si trovava in posizione periferica all’abitato ed era frequentato per attività artigianali. Nel I sec. a. C. il pendio della collina fu terrazzato e vi vennero costruiti dapprima tre piccoli edifici con pareti in legno e canniccio rivestiti di argilla cotta, e quindi uno o più edifici in muratura.
Gli scavi archeologici hanno riportato alla luce una piccola fornace, forse per mattoni, e alcuni vani di una casa suddivisi da tramezze poggianti su un pavimento in terra battuta. Probabilmente questa antica domus fu improvvisamente distrutta da un incendio che costrinse gli inquilini alla fuga ma ha permesso, nel contempo, la conservazione di preziose testimonianze di vita quotidiana, tra cui le tracce di una porta in abete rinforzata da borchie in ferro e cardini in piombo che chiudeva un ambiente della casa, resti torniti di un mobile in faggio, alcune varietà di semi (fave, lenticchie, frumento), vasellame, grappoli d’uva carbonizzati e, infine, un piccolo altare di marmo utilizzato dal pater familias per le devozioni quotidiane; nel vano attiguo erano conservate anfore per il vino.
Tra Tardo Antico e Medioevo la zona subì un progressivo abbandono. Tra IV e VI secolo vi fu impiantato un sepolcreto e proprio dal corredo di una tomba proviene il pettine in osso finemente decorato.
E’ probabile che il sito dell’attuale chiostro avesse assunto nel tempo una destinazione sacra, in relazione anche alla costruzione, risalente al VI secolo, di un edificio di culto ancora conservato sotto l’attuale Cattedrale. Nei secoli successivi l’area fu occupata da nuove costruzioni: nella tessitura muraria dell’edificio canonicale sono riemerse parti architettoniche di un imponente corpo di fabbrica, risalente all’XI secolo e interpretato come antica sede vescovile di cui, al piano superiore, sono ancora visibili le tracce della copertura. Dei numerosi reperti di scavo fanno parte alcuni capitelli risalenti all’XI-XII secolo e un frammento di sarcofago romano, decorato con un bassorilievo raffigurante la “Caccia al cinghiale calidonio”.
Infine, sono testimonianza dell’alto tenore di vita condotto dalla comunità dei Canonici i numerosi reperti ceramici ritrovati, interessanti anche per le informazioni riguardanti l’importazione e, in generale, il commercio a Genova di prodotti provenienti dalla maggiori officine ceramiche del Mediterraneo.
Opere
Vasellame
Le indagini archeologiche che hanno interessato il sito, hanno portato
XII - XVIII SecoloOfficine ceramiche del Mediterraneo
Domus
In epoca romana il colle di Serravalle, su cui sorge
I A.C. secoloEpoca romana
Pettine fermacapelli
Con il progressivo abbandono del sito, tra IV e VI
VI secoloDal corredo di una tomba