Storia del chiostro

Il Chiostro dei canonici della Cattedrale

L’edificio che ospita il Museo presenta una struttura complessa e articolata, risultato dei numerosi interventi succedutisi nel tempo. Eretto come residenza dei Canonici della Cattedrale di San Lorenzo nella seconda metà del XII secolo, accanto ad un preesistente palatium vescovile, in un area oggetto di insediamenti già in età romana, conobbe i primi interventi intorno alla metà del XVI secolo, su iniziativa del Canonico Bartolomeo Perino. Di questa fase resta testimonianza nelle incorniciature in ardesia delle porte del loggiato superiore. Al 1653 risalgono la sopraelevazione di due piani e la conseguente sostituzione degli aerei loggiato romanici degli ambulacri con arcate più ampie e massicce, sorrette da robusti pilastri. 
Altri interventi di minore entità sono documentati nel corso del Settecento, secolo che vede anche la realizzazione degli affreschi del loggiato superiore nei quali sono celebrati i Fasti del Capitolo dei Canonici con la raffigurazione dei loro possedimenti, e i ritratti dei due pontefici – Innocenzo IV e Innocenzo VIII – che del Capitolo avevano fatto parte.
Il lento processo di degrado avviatosi nel XIX secolo culmina con l’abbandono da parte dei Canonici e la vendita al Comune di Genova dell’intero immobile, nel 1923.
Solo nel 1986, grazie ai fondi delle Celebrazioni Colombiane, viene avviato il restauro dell’intero complesso, curato dalla Soprintendenza per i Beni Ambientali e Architettonici della Liguria, in collaborazione con la Soprintendenza per i Beni Artistici Storici e con la Soprintendenza Archeologica della Liguria.

Da Chiostro a Museo – Storia di un progetto

A seguito della vendita del Chiostro al Comune di Genova, effettuata dai Canonici nel 1923, la situazione andò ancora peggiorando: dopo essere stato utilizzato, tra le due guerre, anche per case di civile abitazione, nel 1958-59 furono demoliti i due piani aggiunti a metà Seicento, per alleggerire la struttura da tempo pericolante. Quindi, negli anni Ottanta, grazie ad un accordo tra Comune e Arcidiocesi di Genova, quest’ultima poté ottenere in comodato gratuito l’edificio per destinarlo a sede del futuro Museo Diocesano. I lavori di restauro furono realizzati tra il 1988 e il 1992 con i fondi della legge 418 del 1985 per le Celebrazioni Colombiane e curati dalla Soprintendenza per i Beni Architettonici e per il Paesaggio e dalla Soprintendenza Archeologica della Liguria. 
L’intervento, particolarmente attento e filologico, è stato preceduto da indagini archeologiche che hanno riportato alla luce preziosi reperti, tra cui una casa di epoca romana risalente al I sec. a.C. ricavandone importanti informazioni sulla storia del sito. Ai piani superiori, le antiche camere dei canonici hanno rivelato preziosi paramenti murari risalenti al XIII secolo, tra cui un raro Ciclo dei mesi, mentre lungo l’ambulacro sono stati restaurati gli affreschi raffiguranti i “Fasti dei Canonici” e gli splendidi solai lignei a regolo di convento.